Il dolore allo stomaco è un disturbo frequente che può essere associato allo stile di vita o a patologie correlate, vediamo tutte le cause.
Il dolore allo stomaco è senza dubbio tra i fastidi più diffusi e può essere dovuto a gastrite, a una semplice indigestione oppure essere il campanello d’allarme che deve far sospettare problemi più seri e non necessariamente associati all’apparato digerente. Vediamo quali sono le possibili cause dei dolori di stomaco.
Mal di stomaco: le cause
Il dolore alla bocca dello stomaco può essere causato dal reflusso gastroesofageo, la condizione per cui i succhi gastrici vengono a contatto con l’esofago e causano una sensazione di bruciore e talvolta anche dolore in direzione dello sterno. Questo disturbo può essere provocato da una mancata chiusura del cardias, ovvero la valvola che fa da tramite tra esofago e stomaco. Ci sono tuttavia altri fattori concomitanti come lo stress, il sovrappeso, l’eccessivo consumo di alcol, caffè, cibi grassi o bevande gassate.
Un’altra condizione che può scatenare dolori e fitte alla bocca dello stomaco è l’ulcera gastrica. Le ulcere sono erosioni della mucosa dello stomaco accompagnate da fitte che possono manifestarsi a digiuno o subito dopo i pasti. Il mal di stomaco può anche essere un disturbo sporadico associato all’influenza intestinale e spesso accompagnato anche da nausea, vomito e febbre.
Forti dolori allo stomaco e cattiva digestione
Spesso i dolori alla bocca dello stomaco fanno parte dei sintomi tipici della dispepsia, ovvero di quella che viene comunemente definita cattiva digestione. Insieme ai dolori si possono manifestare anche rigurgiti, eruttazioni e bruciore di stomaco, ma cosa c’è alla base della dispepsia? Anche in questo caso le cause possono essere svariate e ricordiamo l’utilizzo di farmaci tra cui gli antiinfiammatori e la colonizzazione dello stomaco da parte del batterio Helicobacter pylori. Inoltre alla base della cattiva digestione ci può anche essere la gastrite, l’ulcera o l’obesità.
Per combattere la cattiva digestione, oltre ad agire sulle cause all’origine, possono essere utili anche delle buone regole a tavola. Ad esempio anziché concentrare le calorie tutte nei pasti principali è bene intervallare la giornata con spuntini in modo da non trascorrere troppe ore a digiuno (idealmente mangiare qualcosa ogni 3 ore circa). Aiuta anche utilizzare metodi di cottura leggeri, evitando la frittura, e cercare di fare sempre pasti regolari.